FATTI E MISFATTI DEL PROCESSO ELETTORALE

19 luglio 2007

Alla fine sono ben quattordici gli aspiranti presidenti (con altrettanti aspiranti vicepresidenti) per le elezioni del prossimo settembre. Fra i tanti nomi, in gran parte di gente pressochè sconosciuta, spiccano l'accoppiata Alejandro Giammattei-Alfredo Vila del GANA, la formazione del presidente uscente Oscar Berger, Alvaro Colon-Rafael Espada, che sono i veri e propri sfidanti (centristi, de la Union Nacional de Esperanza, un po' "chiacchierati" quanto a integrità e affarucci mafiosi), Vinicio Cerezo-Pablo Verner (democristiani), Migel Angel Sandoval-Wanda Barrios (URNG, formazione discendente dalla sinistra guerrigliera), Rigoberta Menchù-Luis Fernando Montenegro (Encuentro por Guatenmala, con programma indigenista e difesa dei diritti umani).
Le organizzazioni ambientaliste, che hanno presentato un'AGENDA MINIMA DELLE PRIORITA' AMBIENTALI, sono molto irritate e preoccupate perchè praticamente tutti i candidati hanno semplicemente ignorato i temi ambientali nei loro programmi e nei loro comizi. Marta Pilon, portavoce delle ONG impegnate sull'ambiente, dichiara che è indispensabile un impegno serio su acqua, rifiuti, deforestazione, biodiversità, cambiamento climatico. In effetti, se si pensa che sono ancora fresche le ferite del disastro ambientale di nemmeno due anni fa, dopo il quale tutti sostennero che la tutela del territorio doveva essere il criterio base per la ricostruzione, questa "dimenticanza" dei problemi ambientali lascia l'amaro in bocca.
Invece, molti si affrettano ad elargire iniziative sociali preelettorali, la Unidad del Cambio Nacionalista allestisce una clinica medica nella zona 5 della Capitale, la GANA, lancia un programma di ventisei "fiere comunitarie" dove erogheranno gratis visite mediche e oculistiche, la UNE organizza l'assistenza agli anziani nella sua "Casa della Speranza. Naturalmente, tutte iniziative acchiappavoti...
La Chiesa, nella persona del Cardinale Toruño, critica aspramente questo sperpero di denaro (in parte anche pubblico?) della campagna elettorale e fa appello a non perdere tempo e soldi nello "studiare" i problemi sociali, che - afferma - sono ben evidenti agli occhi di chiunque.
Fra l'altro questa campagna elettorale si sta caratterizzando come particolarmente violenta. Per confronto, in quella per le elezioni 2003 c'erano stati 16 morti assassinati, in questa, fino ad oggi, sono già 26..
Dopo quasi due anni dall'uragano Stan, intanto, la popolazione dell'Aldea Panabaj (Sololà) ancora non ha casa. Il presidente Berger nel marzo 2006 aveva dichiarato questa zona "il simbolo della ricostruzione", ma in maggio 2006 i lavori per la costruzione delle prime 200 case già erano interrotti.
Le nazioni Unite, nel frattempo, denunciano che i programmi di sradicamento della fame in America Latina marciano in maniera disomogenea e che il Guatemala, e il Centro America, sono (guarda un po'...) il fanalino di coda.
Il "grande fratello" yanqui, per altro, non scherza, e insiste nella politica di "deportaciones" dei migranti guatemaltechi. Nel solo mese di giugno è stata raggiunta la cifra record di 2.644 (59% in più rispetto al mese precedente. Dall'inizio dell'anno già 11.458 guatemaltechi sono stati espulsi (di cui 500 bambini), e a fine 2007 saranno 23mila. Alla faccia dell'interessamento del signor Bush durante il suo, ancora recente, viaggio nella regione centroamericana.

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