Si annuncia un'aspra battaglia sulla legge per la pianificazione familiare

25 novembre 2005

21 - 25 novembre. Contrariamente a quanto annunciato in un primo momento, le rappresentanze delle Chiese Evangeliche appoggiano la legge sul diritto all'accesso ai servizi di pianificazione familiare.
Viceversa, la Chiesa Cattolica, che inizialmente non si era pronunciata, nella persona del Cardinale Toruño, presidente della Conferenza Episcopale, ha espresso in questi giorni una posizione radicalmente contraria, del tutto in linea con la tradizionale politica vaticana sul tema della contraccezione.
Il Cardinale preannuncia azioni giudiziarie e non esclude il ricorso ad atti di disobbedienza civile, per ostacolare l'applicazione della legge.
Invece, una posizione favorevole viene espressa da numerose istanze della società civile, fra cui Aprofam, un'associazione da tempo impegnata sull'educazione riproduttiva, Congecop, che riunisce le ONG guatemalteche, e la nota Fundacion Myrna Mack, uno dei principali movimenti per i diritti umani (consultare il nostro sito alla voce "collegamenti", sotto la voce www.gam.org.gt dove potrete trovare un interessante link con la Fundacion Myrna Mack). Gli esponenti di questo movimento, fra l'altro, fanno notare come una seria politica di pianificazione familiare potrebbe combattere la piaga dell'aborto clandestino, molto presente in Guatemala, come in tutti i paesi dove l'interruzione di gravidanza è tutt'ora illegale.
Va inoltre detto che un'altra vera piaga è quella della mortalità materna correlata alla gravidanza e al parto (153 donne morte ogni centomila nascite, un dato altissimo e in preoccupante crescita), che forse l'accesso reale ai servizi della salute riproduttiva potrebbe contribuire a ridurre.

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