IMPRESSIONANTE IL NUMERO DEGLI SCOMPARSI

19 ottobre 2005

14 - 18 OTTOBRE . Mentre il Presidente Oscar Berger e il Governo si accingono a proporre una legge ad hoc per la ricostruzione, che dovrebbe raccogliere il consenso di tutti i gruppi politici, ma che potrebbe poi trasformarsi in una miniera d'oro per corrotti e corruttori anzichè in provvedimenti per la vita delle popolazioni povere, l'aggiornamento dei dati statistici relativi al disastro occorso nelle scose settimane fa registrare un elemento impressionante: è altissimo il numero dei dispersi, e purtroppo per la maggior parte di essi le speranze di poterli trovare ancora in vita sono vicine allo zero. Se infatti il numero ufficiale di scomparsi è di circa trecento persone, in molte località, soprattutto nel Dipartimento di Sololà (e segnatamente nella zona di Santiago atitlàn), manca all'appello una quantità enorme di uomini, donne e bambini. Solo in questa zona si parla di 1400 cittadini, sepolti da un'immensa slavina che ha letteralmente spazzato via l'aldea di Panabaj, alla quale non è stato possibile portare alcun soccorso. Se queste pessimistiche, ma purtroppo piuttosto realistiche previsioni, saranno confermate, il conto dei morti, per ora fermo a circa settecento, dovrà essere tristemente aggiornato molto al di sopra delle duemila unità.
Anhe i danni alle cose, all'economia e ai posti di lavoro si manifestano in tutta la loro tragicità.
E' enorme (migliaia di chilometri) l'estensione della rete stradale da ripristinare (e si pensi che già prima la maggior parte delle vie di comunicazione del Guatemala era in condizioni disastrose), diverse comunità (almeno cinquanta secondo la Croce Rossa) sono ancora semi-isolate, soprattutto del Distretto di San Marcos, e le epidemie di malattie respiratorie e gastroenteriche cominciano a imperversare quasi ovunque.
L'organizzazione MENAMIG (Mesa Nacional por las Migraciones), organismo che si occupa di monitorare i fenomeni migratori e di fare proposte in merito, prevede che nel prossimo futuro l'emigrazione guatemalteca andrà incontro ad un'impennata senza precedenti. Al dolore del lutto e della perdita, si aggiunge quello della partenza e della separazione, in molti casi senza ritorno.

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